XXXI Assemblea Missionaria Francescana FIMP
Carissimi amici, il Signore vi dia pace e vi benedica!
Dal 6 al 9 Febbraio u.s., al Collegio Seraphicum di Roma, si è svolta l’Assemblea Missionaria Francescana dei Frati Minori Conventuali presenti nell’area inter-mediterranea. Durante il convegno sono stati trattati diversi temi in particolare: “Io sono una missione sulla terra” Tu sei una missione… Noi siamo una missione…, che significa che non si può essere missionari da soli e che solo lavorando con Dio si può lavorare per la missione!
L’arrivo è stato giovedì sera dove i partecipanti hanno vissuto un momento fraterno: a volte basta un sorriso, un dolce e un brindisi per ravvivare tra i presenti un clima di famiglia. I giorni successivi sono stati dedicati alle testimonianze e alle relazioni, per poter approfondire il significato della missione, attraverso tre passaggi fondamentali: dall’io al Tu e dal Tu al noi.
Tra i relatori presenti c’è stato fr. Gianni Cappelletto, docente di Sacra Scrittura presso l’ Istituto Teologico di Assisi, il quale ha analizzato la Parola di Dio mettendo in risalto alcune domande: Chi sono io? Di chi sono io? Per chi sono io? Se io sono una missione per la vita, la mia vita deve essere buona, bella e beata, come è il mio essere missionario. Se c’è da parte mia l’apertura verso l’altro, essendo ognuno un inviato, questo mi permetterà di essere un pastore buono. “Se aiuto a vivere meglio anche solo una persona, sono un missionario”. Incontrare l’umanità, anche peccatrice, è viver e bene la propria missione, vivendo le relazioni con: l’Io, Dio, gli altri e con le cose.
Altri relatori sono stati il Dott. Giancarlo Penza, della comunità di S. Egidio, che ha messo in risalto le parole: “Tu sei una missione sulla terra”. Ma in che modo? Vivendo il Santo Vangelo, annunciando la Parola di Dio, incarnandola nell’aiuto verso il povero. Ecco il perché dei corridoi umanitari. Anche il laico può essere un testimone missionario, come lo fu S. Francesco di Assisi che, da laico, ha vissuto e portato questo messaggio: “Essere un cristiano di strada”, che significa uscire, come dice fortemente Papa Francesco, per mettersi a livello della gente. Dobbiamo ascoltare, costruire relazioni, amare gratuitamente con la carità, per “gettare la religione in strada” come dice S. Vincenzo de Paoli, che invitava pure a “Lasciare Dio per Dio”, lasciare la preghiera per la preghiera che è il bisognoso.
Infine c’è stata la relazione di fr. Raffaele Di Muro, delegato per la M.I. internazionale, il quale ha messo in risalto la bellissima prospettiva: “Noi siamo una missione!” Oggi essere missionario non significa più vivere da battitore libero, come si faceva anni fa, ma usare il “NOI” per agire come comunità. La fraternità è la prima missione da vivere: “in questo sapranno che siete miei testimoni se vi amerete vicendevolmente!”. Anche nei documenti del Concilio Vaticano II, al n° 36 di Ad Gentes, è descritto come fare la missione in comunione. Tutta la missione è comunitaria (Paolo VI : “Evangelii Nunziandi”). Infine tutti i Papi, da Pio XII fino a Papa Francesco, hanno messo in risalto la missione in comunione.
“Non c’è testimonianza, senza testimoni!” Nella Chiesa, popolo di Dio, tutti si sentono amati e testimoni di missione nella quotidianità. La missione in comunione è tipicamente francescana. Basta leggere dalla regola che: “I frati non litighino fra di loro, ma si amino dovunque siano!” Tra una riflessione e l’altra ci sono state esperienze bellissime come: la nostra personale presentazione; il ricordo di P. Mario Peruzzo, morto in Zambia, la sua missione del cuore; la visita dei giovani del Cile accompagnati da fr. Tullio Pastorelli e fr. Valerio Folli; la preziosa presenza del Ministro Generale fr. Carlos Trovarelli; i video sul Ghana, sul Kenya e sul Cile per conoscere la nostra presenza missionaria.
Come conclusione dell’assemblea fr. Paolo Fiasconaro, Direttore del Centro Missionario della Fimp, ha presentato una relazione dettagliata sul suo lavoro e impegno per le missioni, facendoci partecipi delle esperienze concrete in Roma e con le visite alle nostre missioni. A lui particolarmente un grazie per il servizio che compie nell’ordine, insieme ai suoi collaboratori. Al termine dell’Assemblea ha parlato anche fr. Darius Mazurek, nuovo Segretario Generale per l’Animazione Missionaria (SGAM) dell’Ordine.
Particolarmente significativa è stata l’omelia di fr. Felice Fiasconaro, Guardiano del Seraphicum, che ha ripreso le parole del Vangelo che annunciava di “essere sale e luce del mondo!”: “O Signore, tutti siamo missionari: IO,TU,NOI. Oggi il Vangelo ci dice come esserlo. Molto semplice e impegnativo. Tu sei Luce, Tu sei sale: un bellissimo augurio, per me, per te per noi. Signore, aiutaci ad essere luce per portare ovunque la nostra fede, senza preoccuparsi dei risultati. Io faccio la mia parte, il resto lo farai Tu, Signore! Il Sale è un elemento importante per fare buono il cibo. Signore, fa che doni ad ognuno un pizzico di sale. Basta un granellino, come il granellino di senape, per far buona la fede dell’altro con la mia fede, per essere testimone visivo di missione. Signore, basta che offriamo un piccolo sorriso della nostra gioia per contagiare chi ci sta attorno, compreso me stesso. Solo così potremo essere semplici missionari e per questo preghiamo con Maria e con tutti i Santi francescani, perché il Signore protegga i nostri missionari, frati e laici impegnati in terra di missione, e ognuno di noi. Con la gioia nel cuore per il bel convegno vissuto nella fraternità, ci siamo salutati con un fraterno abbraccio.
Il Signore ti dia Pace!
fr. Luigi Cerea