20250207 icon geminiIn relazione alla triste vicenda di un religioso francescano conventuale che tanta risonanza mediatica ha avuto in questi ultimi giorni, noi suoi confratelli condividiamo quanto segue.

Il frate è molto provato da quello che ha subito in questi anni, non se la sente di rilasciare alcuna dichiarazione ad alcuno, desidera silenzio e pace, e chiede il rispetto di questa sua volontà.

Ringrazia quanti gli sono stati vicini in questa vicenda così dolorosa ed i magistrati che se ne sono occupati da anni con delicatezza ed attenzione, accertando la verità che emerge anche dalla sentenza irrevocabile di condanna pronunciata, per i seguenti reati, a carico della persona che tanto male gli ha fatto:
-art. 612 bis cp, atti persecutori-stalking, commessi a mezzo messaggi, telefonate ossessive, attività denigratoria presso le istituzioni religiose e l’autorità giudiziaria;
-art. 368 cp, calunnia, per averlo denunciato di abusi sessuali sapendolo innocente;
-art. 595 cp, diffamazione, per averlo denigrato ed offeso profondamente tramite internet ledendone la dignità.

La persona medesima è stata anche condannata, con sentenza ugualmente irrevocabile, per il reato di cui all’art. 387 bis cp per aver violato la misura cautelare da cui era gravata e, cioè, il divieto di avvicinamento al frate (nonché al Convento ed alla Basilica dove lo stesso si trovava).

Anche noi suoi confratelli ringraziamo quanti gli hanno fatto del bene e ci hanno sostenuto, insieme a coloro che hanno rispettato e rispetteranno la sua e la nostra ‘fatica’ provocata dall’accaduto, nonché il desiderio di silenzio e pace.

Pace e bene!

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