VI Domenica di Pasqua
"Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando" (Gv 15, 12-14).
Il Padre è la fonte dell'amore che in Gesù raggiunge noi, le nostre vite (cf. vangelo di domenica scorsa: innestati in lui come tralci alla vite) e ci rende capaci di amarci gli uni gli altri. Di amare. E' quindi divino questo amore se il Padre è la sorgente di quell'amore che ci arriva da Gesù, che ci arriva attraverso la relazione concreta con lui.
E' divino quest'amore se lo viviamo come Gesù: "amatevi come io vi ho amati". Questo come io fa la differenza cristiana: "amare come Cristo che lava i piedi ai suoi; che non giudica nessuno; che mentre lo ferisci, ti guarda e ti ama; in cerca degli ultimi. Chiunque ami così, qualsiasi sia il suo credo, è entrato nel flusso dell'amore di Cristo, dimora in lui che si è fatto canale dell'amore del Padre" (p. E. Ronchi).
Riusciremo mai ad amare così, come lui? Fidiamoci della fonte, del fatto che Gesù chiamandoci amici ci ha reputati dei suoi segreti di Figlio, del fatto che ci ha scelti lui per primo, della gioia che egli condivide con il Padre per i frutti che la nostra vita produce.