Terza domenica di quaresima
“Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere. (…) Egli parlava del tempio del suo corpo” (Gv 2, 19.21).
Il corpo. Oggi è tutto, mentre una volta più importante era l’anima e il corpo era il grande “dimenticato”. Oggi bisogna per forza essere belli forti sempre, sennò non si è.
Gesù che ama tutta la nostra vita, corpo e anima, che ha ricevuto il corpo da Maria, è l’unico che può donarlo, che può addirittura permettere venga distrutto dalla cattiveria degli uomini, avendo la certezza di riprenderlo di nuovo, per non perderlo più.
E perché non ci facciamo idolo alcuno – del corpo … come se fosse nostro, delle belle costruzioni … fossero anche luoghi di culto! - Gesù dichiara vero “tempio” il suo corpo, la sua persona.
Uccisi barbaramente dall’isis, nei giorni scorsi, i cristiani copti pregavano “Gesù aiutaci”. In Gesù morto e risorto sono stati associati, corpo e anima, a Lui, alla sua vittoria. Al corpo di Gesù che ci strappa da ogni perdita, aggrappiamoci anche noi: al suo cuore, alla sua vita tutta quanta fidandoci di Lui e ponendo sotto la sua custodia tutto di noi. E sarà per l’eternità.
fGv