Domenica 24 settembre 2017, ore 11,00 con la solenne Celebrazione Eucaristica S.E. Rev.ma l’Arcivescovo Mons. Giovanni Tonucci concluderà il mandato di Delegato Pontificio per la Basilica di sant’Antonio in Padova.
E' un'occasione per tutta la comunità dei frati e dei devoti del Santo per esprimere il vivo ringraziamento al Signore per la missione svolta in questi anni con grande dedizione del Delegato.
Link:
- clip-audio su youtube con audio salienti della celebrazione, clicca qui;
- intervista di Radio Vaticana a mons. Tonucci, clicca qui;
- album foto completo Flickr, clicca qui;
- audio mp3 saluto iniziale p. Oliviero Svanera, clicca qui;
- audio mp3 omelia mons. Tonuccio, clicca qui;
- audio mp3 ringraziamenti p. Giovanni Voltan e benedizione finale Tonucci, clicca qui;
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- Nuovo delegato pontificio per la Basilica del Santo di Padova, mons. Fabio Dal Cin, clicca qui;
- ultimo aggiornamento, 25 settembre2017
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Comunicato Stampa
Il Santo saluta Tonucci, delegato pontificio a fine mandato
Domenica 24 settembre alle 11.00 il ringraziamento all'arcivescovo nominato nel 2014 da papa Francesco
20 Settembre 2017| di Alessandra Sgarbossa - Ufficio Stampa Messaggero S. Antonio Editrice
Domenica 24 settembre alle 11.00 i frati del Santo e la città di Padova saluteranno l’attuale Delegato pontificio per il santuario antoniano, l’arcivescovo Giovanni Tonucci, al termine del suo mandato iniziato nel marzo 2014 su nomina di Papa Francesco.
La solenne celebrazione eucaristica segna la conclusione dell’incarico di monsignor Tonucci, in attesa dell’ingresso ufficiale del nuovo delegato, monsignor Fabio Dal Cin, che si terrà domenica 22 ottobre. Sarà un’occasione per tutta la comunità dei frati e dei devoti di sant’Antonio per esprimere il vivo ringraziamento al Signore per la missione svolta a Padova in questi anni con grande dedizione dall’arcivescovo Tonucci. Ora il prelato tornerà nella “sua” città natale, Fano.
Non nasconde la propria gratitudine per quanto trasmesso dal Delegato pontificio uscente ai frati del Santo il rettore della Basilica, padre Oliviero Svanera. «Tante sono state le occasioni che ci hanno fatto percepire il suo amore per la nostra basilica e per la devozione antoniana, cogliendo il vero valore della pietà popolare, espressione di viva fede – commenta Svanera -. Ha fatto il possibile per valorizzare le potenzialità del nostro santuario, portando avanti una collaborazione costruttiva e proficua con tutte le realtà istituzionali e religiose della nostra città e, in particolare, con quelle interessate al mantenimento del decoro e della bellezza della basilica, in primis la Veneranda Arca del Santo, condividendo con questa l’onore e l’onere dei numerosi interventi di restauro conservativo e manutenzione del complesso antoniano. Di certo noi frati minori conventuali del Santo e della Provincia francescana del nord d’Italia abbiamo sentito la vicinanza cordiale di Tonucci, che con noi si è mostrato sempre paterno e attento. L’accompagneremo con la nostra preghiera».
Il complesso antoniano, di cui fa parte la Basilica di Sant’Antonio, è di proprietà della Santa Sede. A seguito del Concordato tra la Santa Sede e l’Italia del febbraio 1929, nel 1932 vennero ceduti al Vaticano i beni immobili costituiti dalla basilica e dagli edifici annessi e, l’anno seguente, Papa Pio XI sottraeva alla giurisdizione del Vescovo di Padova il complesso antoniano, sottoponendolo alla sua diretta giurisdizione che, da allora, viene esercitata “nelle cose spirituali e materiali” attraverso un Vescovo Delegato pontificio.
BIOGRAFIA dell'arcivescovo GIOVANNI TONUCCI
Nato a Fano (PU) il 4 dicembre 1941, monsignor Tonucci è stato ordinato sacerdote il 19 marzo 1966.
Nel 1968 entra nel servizio diplomatico della Santa Sede.
Laureato in teologia e in diritto canonico all’Università Lateranense, dal 1971 inizia la «carriera diplomatica» che lo porta in numerose zone del mondo: da Yaoundé in Camerun a Londra, da Belgrado, nell’allora Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, a Washington D.C, negli Stati Uniti.
Il 21 ottobre 1989 viene nominato Arcivescovo titolare di Torcello e nunzio apostolico per la Bolivia; consacrato vescovo il 6 gennaio 1990 da Papa Giovanni Paolo II.
Dal marzo 1996 assume l’incarico di «osservatore permanente della Santa Sede» per gli organismi delle Nazioni Unite per l’ambiente e gli insediamenti umani (UNEP/UN–HABITAT) e l’ufficio della nunziatura apostolica a Nairobi, in Kenia.
Dal 2004 al 2007 è nunzio apostolico (con sede a Stoccolma) per la Svezia, la Danimarca, la Finlandia, l'Islanda e la Norvegia.
Il 18 ottobre 2007 viene nominato da Papa Benedetto XVI Prelato di Loreto e Delegato pontificio del Santuario della “Santa Casa”.
L’8 marzo 2014 Papa Francesco lo nomina anche Delegato pontificio per la Basilica di Sant’Antonio in Padova.
L'ultima Messa con l'arcivescovo Giovanni Tonucci - Fonte "Il Mattino di Padova" di Lunedì 25 Settembre 2017, pagina 13
Ieri il saluto
Si è celebrata ieri mattina alle 11 la Messa solenne di ringraziamento con cui i frati del Santo e la città di Padova hanno salutato il Delegato pontificio per il santuario antoniano, l'arcivescovo Giovanni Tonucci, al termine del suo mandato iniziato nel marzo 2014 su nomina di Papa Francesco. Alla fine della celebrazione il ministro provinciale dei Frati minori conventuali del nord Italia, padre Giovanni Voltan, a nome del santuario antoniano e dei suoi frati, ha donato a monsignor Tonucci una statua di sant'Antonio, in ricordo del suo servizio per la Basilica del Santo. Il prelato ha fatto ritorno nella "sua" città natale, Fano.
Tonucci, saluto al Santo pensando ai lavoratori - Fonte "Il Gazzettino di Padova" di Lunedì 25 Settembre 2017, pagina 2
IN BASILICA
PADOVA Un delegato pontificio che ha fatto sentire ai frati minori conventuali «la sua vicinanza cordiale, la sua simpatia verso il loro diversificato e ampio ministero in basilica», tanto che i religiosi si sono sentiti «voluti bene e rispettati. Lei, eccellenza, si è mostrato paterno, affabile e ci ha comunicato stima. Lo diciamo con franchezza e semplicità di cuore». In questa sintesi è stato il saluto porto dal rettore padre Oliviero Svanera, ieri in basilica, nell'ultima concelebrazione di monsignor Giovanni Tonucci, per tre anni e mezzo delegato pontificio per la basilica antoniana, appunto, dimissionario al compimento dei 75 anni. Parole e toni eloquenti, che a qualcuno sono apparsi particolarmente significativi, anche (forse) per i rapporti non certamente felici intercorsi con un predecessore di questo presule apprezzatissimo anche al di fuori della realtà antoniana.
Padre Svanera ha insistito sulla «costruttiva e proficua collaborazione» portata avanti con e insieme a monsignor Tonucci, pure nei rapporti con le varie realtà cittadine.
L'incontro di ieri in basilica ha visto la presenza di oltre un migliaio di devoti oltre alle autorità.
Nell'omelia, monsignor Tonucci ha messo a fuoco due aspetti della lettura evangelica sul Padrone che conferisce lo stesso salario agli operai chiamati a lavorare nella vigna: sia quelli della prima ora, sia quelli delle successive e dell'ultima. È l'insegnamento di Gesù accolto dalla Chiesa: ciò che si ricompensa non è il lavoro, è la persona, che deve avere la possibilità di vivere dignitosamente con la sua famiglia, e per questo deve avere un adeguato salario.
Il secondo elemento sottolineato dal Presule: la figura del padrone è l'immagine di Dio che chiama, e chiama più volte, per cui nessuno può dire di non essere stato chiamato, di non avere sentito. Da qui, lo spunto per il saluto di monsignor Tonucci, che nel momento di lasciare l'incarico di delegato pontificio a Padova, non guarda indietro, ma avanti, con speranza, con l'impegno di fare del bene, perché la chiamata del Signore continua, nella vita che pure continua, e nella quale c'è ancora qualcosa da fare. Non si può dire che, ormai, si è già fatto. No, bisogna continuare, e questo vale per ciascuno di noi. Il delegato pontificio uscente ha a sua volta ringraziato la comunità dei frati minori conventuali del Santo Al termine della liturgia, il ministro provinciale dei frati minori conventuali padre Giovanni Voltan, a nome del santuario antoniano e dei frati ha fatto omaggio a monsignor Tonucci di una statua di sant'Antonio, in ricordo del servizio per la basilica.
Giovanni Lugaresi
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