Ghanacap16-001Comunicazione-sintesi del Capitolo Straordinario della Custodia S. Antonio del Ghana, 11-15 luglio 2016
di Fra Giovanni Voltan, Ministro Provinciale

Pensavo che la visita canonica di quest'anno potesse bastare, ed essendo sempre molte le realtà che attendono di essere prese in mano, per non parlare degli imprevisti, non ero dell'idea di partire ancora per l'Africa. Ho tuttavia deciso di aggiungermi ai delegati (fr. Carlo e fr. Valerio) per partecipare  anch'io al Capitolo Straordinario della nostra Custodia S. Antonio del Ghana, svoltosi presso il convento di Saltpond (che è sede del noviziato nonché casa di spiritualità: Valley of prayer and silence) dall'11 al 15 luglio.
Il tema era intrigante, la self-reliance ovvero l'autosufficienza economica della Custodia, argomento che era stato già oggetto d'un precedente Capitolo Straordinario nel 2011. Presenti quasi tutti i frati professi solenni della Custodia e, data l'importanza dell'evento, l'Assistente generale AFCOF, fr. Tadeusz Swiatokowski.
A tenere riflessioni spirituali nelle liturgie, - ben curate dai novizi coordinati dal maestro, fr. Moses -, il rettore del Seminario di Lusaka-Zambia, fr. Anselmo Bonfigli (nella capitale zambiana, confluiscono i professi temporanei dei primi anni, studenti di filosofia). Come sistemazione logistica, abbiamo praticamente inaugurato il nuovo noviziato di Saltpond, davvero una bella e funzionale costruzione, ben seguita in fase di lavorazione dai nostri missionari. La prossima classe di novizi e la comunità di Saltpond vi si insidierà ai primi di agosto.
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Tutti i vocali s'erano preparati al Capitolo con l'Instrumentum Laboris messo a punto dal Custode, fr. Anthony Kutiero Bezo e suo Definitorio, testo che è stato sviscerato nel corso dei giorni di Saltpond. Si è lavorato molto per gruppi, tre in tutto, in clima di serietà e serenità. Alla fine sono state votate ben 19 mozioni, non tutte inerenti la self-reliance ma anche altri temi come l'accoglienza o meno di candidati postulanti d'altri Paesi africani (Nigeria in primis) che vorrebbero entrare nell'Ordine; lo studentato per gli anni della filosofia che ci si accinge a far partire in Accra per il West Africa (praticamente Ghana e Burkina Faso); l'eventuale apertura di nuovi conventi; ecc.
Riguardo il tema centrale, le mozioni approvate ci paiono sensate e indirizzate a una maggior presa di responsabilità da parte della Custodia sul tema dell'economia. Tra le mozioni approvate quella di una commissione economica capace di animare la Custodia in termini di economia trasparente, solidale e di progettualità.
Strumenti come bilancio e budget preventivo da presentare a livello di ogni comunità, contribuzione di parte delle entrate alla Custodia, supervisione e verifica da parte del governo e della commissione economica ci sembrano delle buone acquisizioni che ci han visto buoni suggeritori.
In positivo c'è da dire che i confratelli ghanesi che sono stati per studio e formazione in Italia spesso nei loro interventi citavano quanto visto e appreso nella mother Province-Provincia madre. Abbiamo pure insistito che dev'essere valorizzato, incrementato e rafforzato quanto la Custodia ha già come risorse e potenzialità: parrocchie (Takoradi, Sunyani, Accra), scuole (Takoradi, Sunyani, Accra), evangelizzazione con i media (Press and Pubblications S. Francis in Takoradi), pastorale della spiritualità (Valley of prayer and silence in Saltpond). Le eventuali specializzazioni serviranno quindi a servire questi ambiti prioritari, sapendo che la self-reliance prima ancora di un titolo nasce da una motivazione, dall'impegno a vivere con il proprio lavoro, dal desiderio personale e comunitario di adesione ai valori della nostra vita francescana: ecco il senso della formazione permanente (oggetto, tra l'altro di una delle mozioni: alla luce della nostra esperienza, anche la Custodia pensa ad una "settimana formativa" annuale).
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Un dopocena delle giornate capitolari ho voluto incontrare, con fr. Carlo e fr. Valerio, i missionari italiani che sono attualmente in Ghana: i frati Giuseppe Contessi, Giorgio Abram, Marino Albani, Martino Corazzin. Tra le partenze-rientri in Provincia c'è da registrare quello di fr. Bortolino Maistrello (già tornato), entro dicembre quello di fr. Marino Albani e tra i confratelli romeni, quello di fr. Pavel Pantiru (in Ghana da dieci anni), mentre rimane fr. Daniel Pal. Al Capitolo non c'era fr. Arcadio Sicher, che è ora in missione a Napoli con p. Alex Zanotelli. Al Definitorio custodiale prima e poi a tutta l'Assemblea capitolare ho ricordato come questi rientri diventano provocazione per una riflessione se si è capaci di accogliere e apprezzare il fratello per quello che è e che può donare. A prescindere e a monte di certe scelte sta pure in alcuni missionari un senso di stanchezza, nella coscienza di aver già dato e il desiderio di spendersi ancora in Provincia; l'accettazione del dato di realtà costituito dal cambio al governo della Custodia (dai missionari italiani ai frati ghanesi da loro accolti e cresciuti) insieme al numero sempre crescente di giovani leve ghanesi (i professi solenni superano le 20 unità mentre almeno una quarantina sono i giovani in formazione tra postulato (Sunyani), noviziato (Saltpond), post-noviziato (Lusaka per la filosofia, Nairobi per la teologia ed anche Padova per alcuni).

L'ultimo giorno del Capitolo, il 15 luglio, festa di S. Bonaventura, ho avuto la gioia di presiedere la S. Messa conclusiva dell'assemblea che ha visto il rinnovo dei voti di 17 giovani frati studenti.
Nello stesso giorno dalla Custodia d'Indonesia ricevevamo notizia e foto dell'inaugurazione del noviziato di Tiga Dolok intitolato a S. Antonio di Padova. Ci stiamo "specializzando", come Provincia, nella costruzione di noviziati in Africa ed Asia e nella letizia di vedere in queste terre numerose adesioni alla nostra vita francescana.
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Bilancio capitolare: presto per dirlo. Occorrerà vedere l'attuazione delle mozioni con le dovute verifiche. Ci pare comunque che i frati della Custodia vogliano partire con l'atteggiamento giusto legato al proprio impegno e al desiderio di prendere in mano la storia della Custodia in modo responsabile. Ed è un buon segnale per la missione in questo lembo di terra africana che nel 2017 celebrerà i 40 anni dall'arrivo dei frati minori conventuali (nel 1977 giunsero i primi tre dei nostri: frati Giorgio Abram, Emilio Gallo, Giuseppe Contessi). Il nostro esserci stati, ha avuto da parte di tutti il riscontro della premura e fraternità della Provincia madre che accompagna i passi della Custodia. E se è vero, anche e soprattutto alla luce dei nostri valori francescani, che tutto parte dalle relazioni interpersonali, ci pare d'aver aggiunto un altro tassello di dialogo fraterno e corresponsabile.

Per altra via... Grazie a fr. Giorgio Abram, anziché ripassare come all'andata per Istanbul, ove la sera prima era successo il tentato colpo di Stato, siamo rincasati via Bruxelles. La Vergine del Carmelo e S. Antonio ci han cosi ricondotti in Padova.

Album fotografico del capitolo straordinario in Ghana:
 
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