Nella settimana passata nella capitale della III regione del Cile, i giovani missionari accompagnati da cinque frati hanno potuto sperimentare la bellezza e la gioia di annunciare il Vangelo, di servire i poveri, vivitare gli anziani e malati e di trascorrere alcuni pomeriggi con i bambini.
La missione si è svolta nel settore della nostra parrocchia san Franscesco e in particolare nei settori di santa Clara e di san Antonio di Borgoño. I giovani missioanri con i loro accompagnati hanno visitato diverse famiglie anunciando il Vangelo di Gesù, hanno incontrato diverse persone ascoltando le loro storie tragiche del dopo alluvione e si sono messi al servizio, nella periferia della città, costruendo due casette prefabricate e sistemando una terza abitazione devastata dall'alluvione del marzo scorso.
Sono stati giorni intensi di servizio missionario, di preghiera, di formazione e di serena fraternità. I missioanri sono tornati nelle loro città stanchi per il molto camminare sotto il sole del deserto, per il lavoro di costruzione delle tre abitazioni, per le visite agli anziani e ammalati, per i pomeriggi trascorsi con i bambini, oltre che per la formazione francescana e per i vari momento di preghiera (rosario, adorazione eucaristica, processione con santa Clara) del dopo cena.
Tornando a casa nello zaino di tutti i 54 missionari non c'era solo la stanchezza, c'era anche la gioia e la soddisfazione di un cuore e di uno spirito ricolmi di esperienza e di vita vissuta; tutti eravamo contenti per aver donato un po' di tempo e di energia ai fratelli piú sfortunati del nord del Cile.
Le famiglie che hanno ricevuto la missione, i bambini incontrati, gli anziani e malati visitati, le tre famiglie che hanno ricevuto in regalo la loro casetta, tutti sono rimasti contenti e felici. Al termine della missione abbiamo lodato il Dio della vita e dell'amore per le cose belle che sempre realizza in mezzo a noi. E con le parole di san Francesco ci siamo salutati e lasciati: ¡Alabado seas mi Señor! (Laudato sì, mi Signore).
Un grazie a tante persone, amici, frati, familiari e benefattori che nell'anonimato ci hanno aiutato e ci hanno permesso di realizzare quest'esperienza di evangelizzazione e di servizio sociale.