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Breve report della visita fraterna in Cile (27 ottobre-5 novembre 2015)
di P. Giovanni Voltan, Ministro Provinciale

Per la quarta volta ho visitato la Delegazione del Cile (tre come provinciale) e di rientro, mi capita di fare la stessa sintesi: i nostri confratelli dellecile2015a tre comunità (Copiapò, Curicò e Santiago) sono bravi, armonizzano bene vita fraterna (preghiera, momenti ricreativi, formazione permanente) e missione (inserzione tra la gente, evangelizzazione). Possiamo dire di avere a tredicimila kms dall'Italia dei frati contenti di vivere la propria vocazione francescana in terra cilena, lieti di "compartir" con la gente la fede, la vita e il servizio. Non che tutto sia un quadretto idilliaco: ogni comunità, anche in Cile né più né meno che in altre parti del mondo, conosce le proprie tensioni, le diverse prospettive d'intendere il ministero, la fatica di mettere insieme e valorizzare personalità e carismi diversi, ma tutto questo processo mi pare essere vissuto entro una dinamica adulta e costruttiva che sa bene quali sono le priorità condivise.

I punti di forza della Delegazione sono, a mio avviso, volendoli richiamare, l'avere elaborato assieme un Progetto Quadriennale di Delegazione, oggi anno aggiornato e sottoposto a verifica; entro tale Progetto aver individuato alcune priorità (su tutte: l'animazione e la pastorale vocazionale; poi il riflettere continuo sullo 'stile di presenza' per un esserci in modo evangelico e la collaborazione con i laici, quelli delle parrocchie ove siamo e con i 'laici in missione'); l'avviamento, grazie a Dio, della Casa Formativa di Curicò ove sono presenti i primi giovani cileni, 'germogli' di speranza per il futuro (il professo temporaneo f. Manuel, Augusto, Fabian e Joaquin seguiti da f. Tullio come rettore).
Aggiungerei i nuovi arrivi che rendono la Delegazione 'laboratorio' di interculturalità: La formazione attuale vede frati italiani, uno spagnolo, due rumeni (in arrivo un terzo), un indonesiano, i primi cileni (qualcuno scherzando, a quest'elenco di nazioni diceva che bisogna includere anche...due trentini).
Alla base di ciò sta il crederci alla propria vocazione carismatica: la gioia di incontrarsi ogni due mesi tutte e tre le comunità, la settimana annuale di esercizi spirituali vissuta assieme, la "settimana formativa" animata da frati che arrivano dall'Italia, occasione di crescita e confronto (la scorsa estate: f. Gianni C. e f. Gilberto D.).
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Tra le novitas ultime la presenza della coppia di terziari francescani Salvatore ed Angela Macca, che in Cile hanno visto nascere i loro due bimbi, Josè e Soave: lavorano e animano un piccolo pueblo a venti kms da Copiapò e sono seguiti dalla comunità stessa. Il tutto entro un progetto triennale elaborato dall'OFS nazionale, la nostra Provincia, la Diocesi di partenza (Ragusa) e quella di missione (Copiapò). Son rimasti anche quando la terribile alluvione del marzo scorso ha lambito la loro casetta, in zona s. Pedro, "compartendo", assieme ai frati, le sofferenze e le lacrime della povera gente di Atacama.
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Cuore della visita sono state, all'interno dell'Encuentro Intercomunitario in Copiapò (2-4 novembre), le celebrazioni per i 20 anni di presenza dei frati in Cile (1995-2015). Tutto è stato curato con semplicità, gusto e decoro dai frati stessi, con il bel concorso dell'attuale vescovo cappuccino di Copiapò (mons. Celestino) e della gente accorsa numerosa che ha donato ai frati in modo caloroso tanto affetto e stima.
Decisioni operative: proprio per dar seguito alla priorità vocazionale, parroco di Curicò diventerà a breve f. Emilian Dumea, così che f. Tullio sarà più libero per dedicarsi all'animazione vocazionale, continuando a fare il guardiano e il rettore della Casa Formativa. Il nuovo arrivo, f. Clement Talin sarà inserito a Curicò mentre f. Ramon andrà a dar man forte alla comunità di Copiapò.
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Nel chiudere queste righe, desidero, come è stato fatto in Cile, ringraziare tutti i frati che hanno avviato la presenza in Cile, quanti vi hanno donato alcuni anni, compresi quanti ora intercedono dall'alto (f. Berardo, il postulante Eduardo).
Guardiamo con speranza e con simpatia il cammino di questi undici frati, (nel 2016, a Dio piacendo, dodici), accompagnandoli con la preghiera e ogni forma di incoraggiamento.
f. Gv
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