Il Cammino di Sant'Antonio si arricchisce di un nuovo tracciato, sperimentato ormai da due gruppi di pellegrini in giugno-luglio.low2019 gemona-padova A  116

Fr. Giovanni Voltan ha percorso con un gruppo di pellegrini il Cammino di S.Antonio da Gemona a Padova in 9 tappe.

QUI potete vedere gli album con una selezione delle foto dell'esperienza:

 
 


Parte da Gemona il cammino fino a Padova sulle orme di Sant’Antonio
La partenza alle 6 e 30 di stamattina.

È partito questa mattina da Gemona un gruppo di diversi componenti dell’Associazione Il Cammino di Sant’Antonio, guidati da Alessio Bui e Giannino Scanferla, il rettore del Santuario di Sant’Antonio padre Giovan Battista Ronconi, l’assessore alla cultura del Comune di Gemona Flavia Virilli ed alcuni studenti e docenti del Laboratorio Internazionale della Comunicazione, che accompagneranno, lungo il cammino che si sta tracciando da Gemona alla Basilica di Padova, padre Giovanni Voltan eletto, nel corso del Capitolo Generale Ordinario dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali svoltosi ad Assisi nel mese di maggio/giugno “Definitore generale” dei Francescani conventuali e assistente della Fimp (federazione intermediterranea ministri provinciali).

Già Ministro Provinciale della Provincia di Sant’Antonio di Padova Ordine dei Frati Minori Conventuali, ma soprattutto principale ideatore e sostenitore della realizzazione del Cammino da Capo Milazzo–Messina attraverso Assisi a Padova e poi a Gemona del Friuli, padre Voltan ha celebrato la Santa Messa nel Santuario Gemonese – il più antico al mondo dedicato a Sant’Antonio – alle 6 e 30 e si è poi messo in cammino con tutto il gruppo alla volta dell’Hospitale di San Giovanni a San Tomaso di Majano, arrivo della prima tappa.
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Si tratta di “Un momento importante e solenne per ritrovarsi a camminare sulle orme di Sant’Antonio – afferma l’assessore all a cultura Flavia Virilli, referente del progetto in terra friulana – e rendere così sempre più concreta la tratta Gemona-Padova: uno sforzo che vede in prima linea tutti i soggetti coinvolti in questo progetto affinché entro il 2021, anno in cui ricorre l’800° anniversario della venuta del Santo in Italia – naufrago in Sicilia, a Capo Milazzo, da dove ha raggiunto Assisi, Padova e anche Gemona, esso sia perfettamente operativo, nel più grande auspicio di contribuire a collegare l’Italia in suo nome”.

Questa, che a tutti gli effetti è la prima prova ufficiale del cammino – sostenuto dal Comune di Gemona con la Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFvg, i responsabili dell’Associazione Il Cammino di Sant’Antonio, il Santuario Gemonese, la Basilica Pontificia di Padova, l’Università di Udine e Montagna Leader – si concluderà a Padova con l’arrivo alla tomba del Santo.

“Siamo davvero onorati  – riferisce la direzione del Santuario Gemonese – di testare il cammino  insieme a padre Giovanni Voltan, che ha sempre sostenuto con forza questo progetto, e ci auguriamo che esso gli sia di buon auspicio per l’importante ruolo che ricopre ora alla direzione di Roma”.

“Anche il LAB internazionale è fatto di viaggi e di viaggiatori – conclude infine Emanuela De Marchi, direttrice del Lab, studenti di ogni parte del mondo che vengono in Friuli Venezia Giulia e in Italia per conoscere meglio la nostra cultura e la nostra lingua. Ogni anno compiamo un viaggio di scoperta della cultura del territorio e quindi del Paese. Da studiosi, i docenti del Lab non potevamo non cogliere l’importanza del tema del Cammino di San Antonio per il valore culturale, per le potenzialità turistiche e per la ricerca scientifica. Siamo lieti di prender parte al progetto che quest’anno inser iamo nel progetto delle botteghe creative”.

 



187 km a piedi in 8 giorni, nel nome di Sant'Antonio: partito da Gemona il "cammino sperimentale"

Il Cammino di Sant'Antonio si arricchisce di un nuovo tracciato: nella mattinata di mercoledì 5 giugno tre "camminatori" si sono messi in marcia per tracciare il nuovo percorso che collegherà il Santuario di Sant'Antonio di Gemona del Friuli a quello padovano e che andrà ad aggiungersi ai tracciati già oramai divenuti consuetudine di pellegrinaggio e di fede per migliaia di camminatori da Milazzo, ad Assisi, a Padova.

I tre Camminatori - il presidente dell’Associazione dei Cammini Mirco Zorzo, il prof. Pompeo Volpe, autore del volume sul Cammino di Sant’Antonio e il Custode della Chiesa di Sant’Antonio di Gemona  - hanno iniziato la sperimentazione formale del cammino che da mercoledì 5 giugno si snoderà per 187 chilometri e toccherà, con tappe di marcia di 25 chilometri di media, da Gemona a San Tommaso, a Sequals, a Montereale, a Polcenigo, a Conegliano, a Falzè di Piave, ad Asolo, a Camposampiero per concludersi a Padova nella Basilica, proprio nella Solennità del Santo, giovedì 13 giugno. Quale il legame con Gemona? Come la Basilica padovana sorse sul sedime della antica chiesetta dedicata a Santa Maria Mater Domini, anche il Santuario di Gemona custodisce al suo interno il rudere della prima cappella dedicata alla Beata Vergine delle Grazie, voluta proprio da sant’Antonio che qui giunse intorno al 1227 (secondo anche quanto riporta una antica iscrizione che appunto attribuisce a frate Antonio la fondazione della chiesa). Una volta verificato il percorso e stabilite le tappe e le accoglienze per le soste dai tre Camminatori, anche questo Cammino andrà a popolarsi di pellegrini, devoti e di quanti cercano una occasione di fede e raccoglimento un passo dopo l’altro.


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