expo1In occasione dell’evento internazionale Expo 2015 e del delicato tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” la Famiglia Francescana, nella persona dei rappresentanti nazionali dei segretariati di Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC) dei tre Ordini Francescani, del TOR, dell’OFS e del Mo.Re.Fra ha organizzato una visita guidata all’interno dell’esposizione per sensibilizzarsi,  sensibilizzare e dare una significativa testimonianza di unità francescana di fronte ad una realtà, quella del valore etico del cibo, così importante e vitale ai nostri giorni. Dei Frati Minori Conventuali erano presenti: fr. Valerio Folli, Presidente FIMP di GPSC e Delegato Provinciale PISAP di GPSC, fr. Andrea Vaona, fr. Egidio Canil, fr. Fernando Spimpolo (tutti della Provincia Italiana sant’Antonio di Padova) e fr. Darwin Sinaga della Custodia di Indonesia. L’Expo rappresenta una preziosa occasione per ritrovarci uniti, tutti noi francescani, e testimoniare al mondo, con rinnovata fraternità, la nostra presenza, la nostra attenzione e la nostra responsabilità di fronte alla serietà, all’attualità e all’importanza di questa tematica non poche volte drammatica.L’evento si è svolto lo scorso giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 maggio. Ci siamo ritrovati nel pomeriggio di giovedì 21, al convento dei Frati Cappuccini di piazzale Velasquez in Milano; dopo l’accoglienza e le presentazioni, - eravamo in 23 rappresentanti di tutte le famiglie francescane - abbiamo iniziato con il seminario di studi svolto in due sessioni: la prima, giovedì alle 16:30, proposta da fra Ugo Sartorio dei Frati Minori Conventuali, responsabile generale di GPIC del suo Ordine, che ha commentato la lettera inviata dal Ministro Generale OFM Conv, fra Marco Tasca, “Cibo che nutre” per una vita sana e santa; la seconda, venerdì 22 mattina, alle 8:30, proposta da Mons. Paolo Martinelli, vescovo vicario della Diocesi di Milano. Tutte e due le riflessioni ci hanno aiutato ad entrare nel cuore del tema, il cibo, riportandoci al suo valore non solo nutritivo ma soprattutto relazionale. Monsignor Paolo ci ha illuminati riguardo alla responsabilità che il Signore Dio affida a ciascuno di noi di fronte alla sua creazione: essere i custodi del dono di Dio! L’arroganza dell’uomo infatti nei confronti del creato sconvolge il rapporto ordinato con esso trasformandolo in uso disordinato. Il rispetto, la custodia e la responsabilità nascono dall’accettazione del limite che l’uomo ha di fronte alla creazione: il creato non è “mio” ma di Dio, che lo affida a me perché io me ne prenda cura. Sovvertire questo limite significa perdere la comunione con il creato, trasformato in merce di scambio per il proprio soddisfacimento. Da qui il consumismo compulsivo che cerca, in ogni modo, di riempire quel vuoto che la mancata relazione con Dio, con i fratelli e con il creato ha causato. A questo proposito è stata molto illuminante l’immagine plastica che Mons. Martinelli ci ha lanciato, confrontando il lago di Galilea, che riceve acqua dal Giordano e che poi la ridona, riempiendosi di vita, e il Mar Morto, senza vita, che riceve ma che non dona. Se non si è in grado di ricevere per condividere si è destinati alla infecondità. Dopo un breve confronto ci siamo incamminati verso l’Expo, dove ci aspettava, alle ore 11:00 davanti al primo padiglione, il padiglione “zero”, la nostra guida. È iniziata così la nostra visita all’interno dei vari padiglioni con spiegazioni appropriate e adattate alla nostra sensibilità francescana, con riflessioni e condivisioni a sfondo etico e solidale. All’interno dei padiglioni infatti non sono mancati spunti di profonda e seria riflessione riguardo alla sperequazione tra il mondo occidentale ricco e ipernutrito, e il sud del mondo ancora in seria crisi nutritiva. La foto di seguito ci mostra le tonnellate di cibo che ogni giorno vengono sprecate e buttate in tutto il mondo. Molto interessante è stata l’iniziativa che, nel padiglione della Caritas, ci è stata comunicata dai responsabili, quella cioè di raccogliere, ogni giorno, tutti gli avanzi di cibo all’interno dell’Expo per convogliarli verso i più bisognosi.
Molto interessante e anche provocatorio è il messaggio che lancia il padiglione della Santa Sede, che così si intitola: “
Non di solo pane”, ricordandoci che l’uomo certamente ha bisogno di pane, e che questo pane ha necessità di essere condiviso per poter sfamare adeguatamente ogni creatura; ma l’uomo ha anche bisogno di un cibo che possa nutrire il senso del suo esistere, riportandolo a Dio, fonte di ogni bene! All’interno del padiglione è davvero indovinato l’allestimento di una mensa che prende virtualmente vita solo se tutti si avvicinano. Il padiglione Svizzero offre anch’esso una significativa provocazione partendo dal logo: “Ce n’è per tutti?”. Un ascensore ci ha portati al terzo piano dove una guida ci ha accolti dicendoci di prendere gratuitamente del cibo disponibile, richiamandoci alla responsabilità riguardo a quelli che sarebbero venuti dopo di noi. Interessante, quanto significativo il fatto che, in due dei quattro ambienti, il cibo era terminato a causa dell’ingordigia di molti, spaccato quanto mai reale di ciò che succede nel nostro mondo. Anche il padiglione della Corea ci ha colpiti: dopo averci presentato l’opulenza che porta alla deformazione fisica, costringendo a diete, sport e fitness, ci ha lasciati meravigliati di fronte ad un albero imbrigliato e legato alle pareti con un bambino alla sua base rannicchiato, magro e con uno sguardo triste, incapace di prendere del cibo dell’albero perché imbrigliato. Dopo avere visitato diversi altri padiglioni, in serata siamo ritornati alle nostre dimore per ritrovarci il giorno dopo, sabato 23, alle 9:00, sempre al convento in piazzale Velasquez, per il nostro workshop conclusivo, che è stato davvero molto ricco e profondo. La prima cosa importante che è emersa è stata la necessità ma soprattutto il desiderio di continuare sulla via della collaborazione e della sinergia, cercando percorsi e iniziative formative e concrete, da poter programmare e realizzare insieme. Alle 11:30 abbiamo poi concluso con la Santa Messa celebrata dal Ministro Provinciale OFM Capdella Lombardia, padre Sergio Pesenti, che ci ha raccomandato di continuare e di approfondire questo cammino di collaborazione interfrancescana. Con il pranzo ci siamo salutati dandoci appuntamento al prossimo evento che si svolgerà da venerdì 25 a Domenica 27 settembre a Bologna con il Festival Francescano
in cui saremo presenti, come famiglia francescana, con uno stand propositivo di GPIC.

A questo link il Comunicato Stampa emesso dalla delegazione francescana al termine dell'esperienza di studio, condivisione e visita dell'Esposizione Universale di Milano





 
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