pasquabologna1Nella nostra basilica bolognese di S. Francesco la settimana santa 2015 è stata vissuta con particolare intensità. In primo luogo è da evidenziare la grande quantità di fedeli che, per le funzioni o soltanto per un momento di preghiera oppure (e la percentuale è stata più elevata degli altri anni) per celebrare il sacramento della Riconciliazione, ha varcato la soglia della nostra chiesa. Non è possibile un calcolo preciso, ma senza dubbio la S. Pasqua 2015 ha risvegliato un senso di fede e di preghiera in un più vasto strato di persone. Forse, come qualche sociologo ha ritenuto, i recenti tragici fatti a livello internazionale e anche nazionale, dalla persecuzione dei cristiani ai disastri dovuti a vigilanze sommarie, agli episodi di violenza consumati in diverse città italiane, hanno maggiormente risvegliato il desiderio di illuminazione e di protezione che sole possono provenire da Dio. Una Pasqua, insomma, vissuta con maggiore sensibilità di fede, non soltanto in questa città – così è accaduto di sentire a chi redige queste righe – ma pure in molti altri grandi centri italiani, come Milano, Genova, Torino, Napoli.
Noi frati minori conventuali di Bologna abbiamo offerto, per le tre prime sere della settimana santa, un corso semplice ma denso di esercizi spirituali svolti in chiesa e quindi aperti a tutti, seguiti da un adeguato tempo di adorazione e di riflessione personale per concludere con la benedizione eucaristica. Le meditazioni sono state proposte dal guardiano p. Leopoldo il quale, nel volgere di circa mezz'ora, ha efficacemente aiutato a ripensare il significato e l'essenzialità della Risurrezione nella vita del credente. La partecipazione è stata oltre il previsto, nonostante l'orario (20,00-21,30) che poteva far temere qualche difficoltà logistica. Al contrario si è sempre avuta una sessantina di fedeli, cosa che, oltre a confortarci, conferma che se le iniziative sono valide e propositive non possono non riuscire gradite e fruibili dai destinatari.
Il giovedì santo abbiamo celebrato la S. Messa in coena domini con una buona organizzazione a livello estetico, se così si può dire, con l'altare maggiore decorato con quella attenzione e, si consenta, con quell'amore che deve distinguere i francescani, nella semplicità, nell'ordine e nell'equilibrio armonico di fiori e di colori. Nulla di appariscente che abbia concesso qualcosa al gusto teatrale, ma rifinito con autentica delicatezza dall'occhio esperto di p. Leopoldo e altrettanto vigile e competente di p. Giuseppe. Presieduta da p. Leopoldo e concelebrata da tutti i religiosi della comunità, la funzione è riuscita ottimamente, compresa la lavanda dei piedi, momento estremamente significativo ma che suscita sempre qualche apprensione a livello tecnico. Il grande numero di fedeli presenti e la partecipazione pressoché generale all'Eucaristia ci ha ancora una volta dimostrato l'affetto dei bolognesi alla nostra basilica e alla nostra presenza, cosa che è la migliore ricompensa di ogni fatica. Durante la Messa abbiamo sospeso le confessioni, certi della comprensione dei fedeli che comunque hanno celebrato il sacramento durante tutta la settimana, in particolare il venerdì santo.
Un'altra testimonianza di fede e di collaborazione fraterna è stata l'accoglienza in basilica, il giovedì santo alle 15,00 e alle 21,00, dei giovani del Movimento di Comunione e Liberazione, curato dalla parrocchia di S. Isaia dalla quale dipendiamo. È molto confortante vedere un migliaio di giovani prendere parte viva alla preghiera prolungata del pomeriggio e alla santa messa serale, informati da un ordine e da una correttezza che sono il frutto di una solida formazione cristiana. Sedie, altoparlanti, reti di fili elettrici: tutto realizzato dai ragazzi che hanno provveduto poi a liberare la nostra bella chiesa e a lasciarla esattamente come l'avevamo loro offerta. Crediamo che questo sia un segno di vera comunione fraterna.
In accordo con il parroco abbiamo scelto di celebrare qui la veglia pasquale e la S. Messa della Risurrezione, iniziando alle 20,30, a differenza degli anni scorsi che ci recavamo tutti in parrocchia. Anche in questa occasione, sospese le confessioni, abbiamo visto una vasta partecipazione di fedeli, pur in misura minore del giovedì santo, dal momento che molti hanno optato per la partecipazione nelle rispettive parrocchie. Un breve momento conviviale con le persone che maggiormente hanno collaborato ha concluso con ulteriore serenità la gioia della Risurrezione.
Nel giorno di Pasqua la chiesa si è rivelata colma alle Sante Messe delle 11,00, delle 12,00 e delle 18,00, un po' meno ovviamente alle celebrazioni mattutine.
Un'esperienza, insomma, quella della Pasqua 2015 davvero consolante e formativa per tutti noi. Non vogliamo dimenticare – soprattutto in questo anno dedicato alla vita consacrata – che la formazione non dipende dall'età.

fr. Franco Careglio, cronista
Presbiterio pasquale a S.Francesco di BolognaAddobbo floreale nella Basilica di S.Francesco

la Basilica pronta per la Pasqua
 
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