20181230 gambettiPADRE MAURO GAMBETTI: UN INFORTUNIO, ANCHE LA GENTE È CONTRARIA

SORELLA RABBIA ha fatto il miracolo: i frati francescani di Assisi, in rivolta contro la decisione del governo gialloverde di cancellare lo sconto del 50% sull’Ires, hanno fatto ravvedere premier e vicepremier. Sia il custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti, sia il direttore della sala stampa, padre Enzo Fortunato, avevano tuonato: «È un taglio alle agevolazioni che non riguarda soltanto la Chiesa, ma anche il volontariato e tutto ciò che rappresenta nella cultura, nell’impegno disinteressato di uomini e donne della nostra Italia».

E dopo le critiche il governo pare coprirsi il capo di cenere, pronto alla retromarcia. Il custode, giusto domenica scorsa, aveva detto «Siamo il popolo di Francesco», poi ieri mattina i frati avevano apertamente attaccato alcuni contenuti della manovra sul sito della loro rivista.

E alla fine Di Maio ha fatto sapere che è pronto ad ascoltarvi, incontrarvi. Una vittoria, padre Mauro?

«Più che una vitt oria mi sembra una presa di coscienza che esiste una vera contrarietà a questi provvedimenti inseriti nella manovra: un sentimento che non è solo nostro ma che si sente tra la gente. Devo dire che queste decisioni sui tagli mi hanno colto di sorpresa, e non sono riuscito a spiegarmele. Ho anche pensato, inizialmente, che l’intenzione fosse erodere i ‘privilegi’ della Chiesa ma poi ho visto che non è così, che i tagli sarebbero stati generalizzati».

Quindi?

«Forse non si è capito che cosa è il settore del volontariato. Certo, la nuova legge sul terzo settore dovrebbe arrivare a far chiarezza, ma...»

Ma?

«Per ora pare che certe decisioni siano state prese, diciamo, con leggerezza. Senza pensarci poi molto».

Un infortunio?

«Chiamiamolo così. È vero che la disponibilità ad ascoltarci che il vicepremier Di Maio ci ha fatto pervenire ci fa avere un po’ di ottimismo in più».

Che cosa vi augurereste, come francescani?

«Penso che si dovrebbe dare la possibilità a tutti, in un Paese di alta civiltà come è il nostro, di poter avere un approccio alternativo alla vita – cosa che il volontariato fa – che non metta al vertice il profitt o ma i rapporti, le relazioni. La condivisione. Un modello che andrebbe tutelato e promosso». Altro che tagli. (Il Resto del Carlino).

Pier Paolo Ciuffi

 
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